venerdì, Marzo 29

1,5 milioni di turismi in Bulgaria nel 2022

“Rispetto all’anno scorso, si prevede che oltre 1,5 milioni di stranieri in più visiteranno la Bulgaria”, ha detto a BNR Rumen Draganov, direttore dell’Istituto per l’analisi e la valutazione del turismo. Ad esempio a  Pasqua, su 340.000 viaggi, circa 60.000 saranno realizzati all’estero e il resto in Bulgaria. Si aspettano in questo periodo 70mila stranieri visitino la Bulgaria per le vacanze.

Guardando al futuro ci sono timori legati al conflitto in Ucraina dovuti alle restrizioni sui voli. Nessun timore invece sull’effetto sul turismo legato alla presenza dei rifugiati ucraini: essi non interferiranno con la stagione in quanto c’è un eccesso di offerta”.

Riguardo invece alla questione dei tamponi Rumen Draganov è stato molto chiaro: “I tour operator e le persone normali si sono dimenticati da tempo di questa pandemia. Tutto questo deve essere abbandonato perché interferisce con la libertà di viaggio.”  Proprio a causa dell’eccesso di offerta e della grande concorrenza, Rumen Draganov non si aspetta un rialzo dei prezzi degli hotel.

Ma la Bulgaria non è solo meta del turismo di breve durata; quello di un weekend o di una settimana nei casi migliori. C’è chi guarda alla Bulgaria come meta di turismo a lungo termine. Ci riferiamo a quei pensionati che dai Paesi dell’Europa Occidentale che scelgono di trascorrere la loro vecchiaia lungo le coste bulgare.

Un fenomeno in crescente aumento, come ci confermano gli esperti di VR and Partners, che sui pensionati italiani in Bulgaria hanno dedicato più di qualche post sul loro blog. Si stima che il numero di pensionati italiani che scelgono la Bulgaria per vivere la loro vecchiaia aumenti ad un tasso di oltre il 130% annuo (fonte INPS).

“Si sceglie di riscuotere l’assegno pensionistico italiano in Bulgaria per due motivi principali. In primis il pensionato italiano che prende la residenza in Bulgaria smette di pagare le tasse in Italia. Questo significa da subito un aumento dell’assegno stesso visto che proprio in Bulgaria è presente la flat tax al 10% sui redditi delle persone fisiche, a differenza dell’Italia dove l’IRPEF segue aliquote crescenti in base al reddito. In più in Bulgaria il costo della vita è meno della metà di quello italiano. Per questo motivo” – continuano gli esperti di VR and Partners – “chi si vuole godere la vecchiaia senza la paura di non arrivare a fine mese sceglie le località costiere del Mar Nero della Bulgaria, Burgas e Varda in primis, godere del clima più mite rispetto alle località più interne come Sofia”.