venerdì, Marzo 29

Nuove opportunità di business nel settore energetico tra Bulgaria e Grecia

È sempre l’emergenza energetica al centro del dibattito politico sia a livello locale sia a livello internazionale. Non a caso, il primo ministro bulgaro Petkov, in una recente intervista al quotidiano greco Kathimerini ha annunciato una nuova collaborazione tra Bulgaria e Grecia volta a distribuire nel Paese ellenico l’energia elettrica prodotta nei reattori nucleari bulgari.

“Serve elettricità a buon mercato. Noi abbiamo l’energia nucleare, tu no. Mettendo insieme queste cose potremmo lavorare insieme come buoni vicini, costruendo una relazione a lungo termine costruendo energia nucleare per produrre energia per benefici comuni in un settore che è un’alternativa significativa alla carenza di energia nella nostra regione”, ha dichiarato il primo ministro Bulgaro, per poi proseguire “stiamo valutando i fornitori candidati e stiamo preparando un rapido studio di fattibilità del sito. Subito dopo presenteremo proposte concrete alla Grecia. Voglio credere che in 12 mesi avremo un quadro chiaro di cosa esattamente e come lo faremo”.

C’è da dire che al momento Bulgaria e Grecia stanno già cooperando su questioni energetiche più ampie, anche attraverso il gasdotto IGB che darebbe alla Bulgaria l’accesso al gas dell’Azerbaigian e al terminal del gas liquefatto di Alexandroupoulis.

In Bulgaria ci sono attualmente due reattori nucleari, che generano circa un terzo della sua elettricità, ma ne ha in programma di più, in particolare a Belene, vicino al confine del Danubio con la Romania. I lavori del sito iniziarono nel 1980 prima di essere abbandonati nel 1991 per mancanza di fondi, quando fu costruito per circa il 40%. Da allora ci sono stati vari tentativi di riavviare il progetto, l’ultimo nel giugno 2020, quando Famatome, Rosatom e General Electric hanno concordato in linea di principio di formare un consorzio per presentare un’offerta per il progetto.

Secondo quanto riportato all’inizio di questo mese, il piano generale di cooperazione vedrebbe la Grecia impegnarsi ad acquistare elettricità da un nuovo reattore nucleare in Bulgaria per almeno 20 anni. Il vice primo ministro bulgaro Asen Vasilev ha affermato, in un’intervista televisiva, che avere acquirenti garantiti significava che potevano “agire estremamente velocemente”.

Questa notizia conferma ancora una volta come quello delle infrastrutture sia un ambito a cui guardare con interesse da parte di chi mira a investire qui in Bulgaria, come ci confermano gli esperti di consulenza aziendale di VR and Partners.

Secondo i quali “lo sviluppo infrastrutturale sarà l’ambito in cui nei prossimi 10 anni verrà concentrata la maggior parte delle risorse del PIL bulgaro in termini di investimenti. La Bulgaria è infatti ancora indietro rispetto agli altri Paesi del Est Europa ma sta correndo più velocemente degli altri per colmare questo gap. In questa corsa noi vediamo grandi opportunità per le aziende nostre clienti che vogliono offrire know how, mezzi e mano d’opera industriale”.