venerdì, Aprile 19

Passaporti d’oro addio! In Bulgaria basta la residenza…

Il nuovo governo bulgaro ha approvato mercoledì un disegno di legge per cancellare la pratica dei “passaporti d’oro”, un programma che consente alle persone di diventare cittadini in cambio di grandi investimenti.
Tutto nasce da una protesta della Commissione Europea che in passato ha espresso più volte preoccupazione per questa pratica e ha avviato procedure di infrazione contro Malta e Cipro al riguardo.
Ritiene che presenti rischi per l’UE, che “riguardano in particolare la sicurezza, il riciclaggio di denaro, l’evasione fiscale e la corruzione”.

La stessa Commissione nel giugno 2021 Bruxelles ha inviato una lettera alle autorità bulgare chiedendo loro di abolire tali passaporti di comodo, ottenuti investendo
la somma minima di un milione di leva (€ 500.000).

Dopo approfonditi controlli il governo bulgaro ha rilevato irregolarità nella metà dei casi analizzati.

Il Ministero della Giustizia cita in particolare l’esempio di investitori che hanno rivenduto titoli o un immobile recentemente acquisito subito dopo la naturalizzazione.

Il gabinetto del primo ministro Kiril Petkov, in carica da metà dicembre, ha quindi dichiarato che porrà fine alla pratica a causa “dell’assenza di investimenti reali nell’economia, che potrebbero portare alla creazione di posti di lavoro”.

Ricordiamo che per accedere ai benefici della tassazione bulgara (flat tax al 10% per privati e aziende) non è necessario l’acquisto del passaporto; pratica che peraltro, come indicato, è destinata a diventare illegale a breve.

Per accedere ai vantaggi della tassazione bulgara è sufficiente l’acquisizione della sola residenza in questa nazione e per farlo la via più semplice è quella di affidarsi alla consulenza di aziende locali specilizzate come questa, che vi possono seguire passo passo nell’espletamento di tutte le procedure ed a costi nemmeno lontanamente comparabili ai 500 mila euro prima citati.